Bea Barthes, la moda diventa un gioco
Gioco, sogno, immaginazione. Sono questi gli ingredienti di Bea Barthes, il brand di abbigliamento 0-3 di Francesca Fasoli.
Bea Barthes è un marchio nato da una passione e da un’esigenza concreta. La passione di Francesca, che fin da piccola cuciva gli abiti per le proprie bambole, e il bisogno, nato con l’arrivo del primo figlio, di vestitini, meglio se colorati, divertenti, sicuri e semplici.Con un tocco di fantasia e tanta passione tutto questo è diventato realtà e, grazie al nuovissimo shop online, sarà alla portata di tutte le mamme, anche quelle «super impegnate che non hanno tempo di girare per negozi», spiega Francesca. In più, «ogni giorno nascono delle idee e dei nuovi modelli e con lo shop online posso aggiornare velocemente i prodotti in vendita e inserire novità settimanalmente». Sì, perché la creatività di
Francesca Fasoli non si ferma mai, come quella dei bambini: «Osservando i miei figli, ogni giorno nascono nuovi vestiti e idee che rispondono alle loro esigenze di piccoli, infaticabili sognatori».
Francesca è una sognatrice, una mamma, una stilista e un architetto mancato: «Ho frequentato architettura per moltissimi anni, poi ho deciso di non fare l’architetto e non mi sono laureata però la mia preparazione ha senz’altro influenzato il mio stile. Un mio carissimo professore diceva che essere architetto significa vedere il mondo in modo un po’ speciale, cioè con lo sguardo sempre rivolto verso l’alto!».Un po’ come i bambini, un po’ come Francesca che con il suo marchio Bea Barthes realizza abitini ispirandosi al mondo delle fiabe, dei racconti, dei pirati, del sogno. «Ho un approccio incuriosito e divertito nei confronti del mondo – racconta – amo profondamente la sintesi che, in particolare nel design, risulta terribilmente elegante. Quindi i miei abitini sono un gioco di forme, colori, struttura dei tessuti e sogno, componente che non può mai mancare nei mie prodotti».
Belli da vedere, ma anche comodi da indossare. Con i vestitini Bea Barthes i bambini possono giocare, divertirsi, sognare in assoluta libertà grazie all’impiego di tessuti adatti a loro. «Utilizzo materiali diversi, da quelli pregiati
come il panno di lana a quelli pratici come il pile, un tessuto comodo, economico, colorato e divertente, ma anche quelli tecnici, che permettono di creare delle belle forme e tenere caldo».
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